Le possibilità di riutilizzo dell’acqua piovana dipendono dalla sua qualità ovvero dalla misura di eventuali carichi inquinanti e batteriche che alterano le sue caratteristiche fisiche, chimiche o i parametri microbiologici. Le fonti dei contaminanti presenti possono essere:
- sostanze presenti in atmosfera e che verranno raccolte dall’acqua (ricordare il fenomeno delle “piogge acide”).
- sostanze rilasciate dai materiali che compongono i sistemi di raccolta e di stoccaggio delle acque.
- sostanze presenti sulle coperture e sulle superfici destinate alla raccolta della pioggia (foglie, fango, ecc.).
- parassiti, batteri e virus derivati dalle escrezioni di uccelli ed animali che hanno accesso alla copertura e alle superfici di raccolta.
Escludendo l’uso potabile, non vi sono problemi di sorta relativamente agli impieghi sopra elencati.