Norme e Leggi

Introduzione

In Italia non sono ancora state emanate norme UNI specifiche per la progettazione, realizzazione, manutenzione e conduzione degli impianti di raccolta e recupero acqua piovana. L’unica norma specifica che oggi esiste è la norma Tedesca DIN 1989-1-2-3-4. Troviamo poi norme o linee guida emanate da singole regioni, province e comuni.

Norme di riferimento nazionali ed internazioni

Per quanto riguarda la normativa nazionale vigente in materia, l’accumulo di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici ad uso civile od industriale è libera e non richiede licenza o concessione di derivazione d’acqua, pur rimanendo la realizzazione dei relativi manufatti regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e da altre leggi speciali (comma 4, art. 96, D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152). Per quanto riguarda gli impianti di sfruttamento dell’acqua piovana (progettazione, esecuzione, attività e manutenzione) è bene utilizzare la norma DIN 1989. E’ una norma completa, ossia in un’unica elaborazione si segue lo sviluppo del sistema dal progetto alla posa in opera, definendo misure da mantenere e verifiche da eseguire.

Questa norma è divisa in quattro sezioni:

la prima fornisce indicazioni sulla progettazione, installazione e manutenzione dell’intero impianto. Per quanto riguarda la progettazione si pone in primo piano la sicurezza e la funzionalità dell’impianto, facendo specifica richiesta, ad esempio di facilità di manutenzione e della garanzia che l’acqua potabile non venga per nessun motivo in contatto con quella piovana. Altrettanto importanti sono i vincoli qualitativi sulle superfici di raccolta.

La seconda parte è interamente dedicata ai filtri e fornisce la loro classificazione e i criteri di verifica del funzionamento e dell’efficienza.

La terza parte reca invece tutte le disposizioni riguardanti i serbatoi, dai materiali per la loro realizzazione alle condizioni di installazione (cisterne pedonabili, carrabili ecc.). Sono inoltre elencate le verifiche che i serbatoi devono soddisfare per poter essere introdotti nel progetto, specialmente per quel che riguarda le prescrizioni di impermeabilità.

La quarta ed ultima parte riguarda gli accessori per la conduzione ed il monitoraggio dell’impianto. Il sistema di intercettazione, raccolta ed evacuazione (composto da superfici di raccolta, bocchettoni, canali di gronda, doccioni, pluviali, pozzetti, caditoie, collettori differenziati ed opere di drenaggio) è regolamentato dalle norme UNI EN 12053-3 e UNI 9184.

La norma DIN 1988, infine, disciplina il dimensionamento delle condotte di adduzione (rete duale) dell’acqua di servizio (diversa dall’acqua potabile), in corrispondenza dei punti di prelievo (che devono prevedere l’apposizione di specifici cartelli recanti la dicitura “acqua non potabile”, secondo le norme E DIN 4844 ed ISO 3864) ed il colore con il quale queste devono essere chiaramente contrassegnate (nello specifico, il verde RAL 6032 è la cromaticità da assegnare alle tubazioni di convogliamento del fluido acqua secondo la norma UNI 5634- 97).

In sintesi le norme che possiamo utilizzare sono :

UNI EN 12056
Sistemi per l’evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo

UNI 10724
Sistemi di identificazione delle tubazioni e canalizzazioni convoglianti fluidi.

UNI EN 476 
Requisiti generali per componenti utilizzati nelle tubazioni di scarico, nelle connessioni di scarico e nei collettori di fognatura per sistemi di scarico a gravità.

UNI EN 1295-1
Progetto strutturale di tubazioni interrate sottoposte a differenti condizioni di carico.

UNI EN 1610 
Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura.

UNI EN 1717 
Protezione dall’inquinamento dell’acqua potabile negli impianti idraulici e requisiti generali dei dispositivi atti a prevenire l’inquinamento da riflusso.

DIN 1988-1
Regole tecniche per l’installazione di acqua potabile. Generalità.

DIN 1988-2 
Regole tecniche per l’installazione di acqua potabile. Progettazione ed esecuzione;componenti, apparati, materiali.

DIN 1988-3
Regole tecniche per l’installazione di acqua potabile. Determinazione del diametro dei tubi.

DIN 1988-4
Regole tecniche per l’installazione di acqua potabile. Protezione dell’acqua potabile, mantenimento della qualità dell’acqua potabile.

DIN 1988-5
Regole tecniche per l’installazione di acqua potabile. Aumento e diminuzione della pressione.

DIN 1988-7
Regole tecniche per l’installazione di acqua potabile. Come evitare danni alla corrosione e formazione di incrostazioni.

DIN 1989-1
Impianti di recupero acque meteoriche. Progettazione, installazione, funzionamento e manutenzione.

DIN 1989-2
Impianti di recupero acque meteoriche. Filtri.

DIN 1989-3
Impianti Impianti di recupero acque meteoriche. Cisterne.

DIN 1989-4
Impianti di recupero acque meteoriche. Accessori e monitoraggio.

 

Legge di riferimento nazionale

L’unico decreto legge che riporta qualche notizia sulle acque meteoriche è il Decreto Legislativo del 3 Aprile 2006, n.152 aggiornato al terzo correttivo d.Lg.vo 128/10. Norme in materia ambientale. Troviamo informazioni nei seguenti articoli:

Art. 80 Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile.

Art. 99 Riutilizzo dell’acqua.

Art.102 Scarichi di acque termali.

Art.113 Acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia.

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